Bit Concerti: Gianna Nannini Giorno 1 inizia lo Show

Inizia lo Show.. i cancelli sono stati aperti e il pubblico é entrato..

intanto i volontari dell'ANT si preparano a distribuire braccialetti luminosi

si inizia a colorare il Mandela con gli striscioni

foto ricordo davanti al manifesto del Tour

nuove generazioni che ascoltano buona musica.. forse il loro primo concerto??!!??

GOD IS A WOMAN ... lo slogan del concerto

Addetta Twitter VS Addetto Sicurezza

Ecco la nostra invitata speciale:

Cecilia accompagnata dalla sua amica Marta ha vinto 2 biglietti

iscrivendosi e participando alla nostra Promozione.

Vuoi essere il prossimo?? iscriviti subito qui

Abbiamo ritrovato Sara, la prima spettatrice arrivata stamani alle 8:00

una panoramica del Mandela strapieno!!

Ecco il commento della nostra "Spettatrice Cronista" di stasera che è Cecilia Serni:

Gianna Nannini non delude mai, si conferma una grande interprete, si conferma un’icona.

Lei un po’ diva osannata, un po’ anti-diva con i suoi pantaloni di pelle, continua a stupirci nelle vesti di madre affettuosa. Le canzoni che aprono il concerto sono tutte note di una mamma innamorata dell’amore che prova per la figlia. Ogni singola canzone un inno alla felicità dell’essere madre, del sentirsi viva attraverso il “dare al mondo”, che è un po’ “darsi al mondo”.

Il pubblico che urla il suo nome è coinvolto quando attraversa la folla per intonare “Notti senza cuore”, ma di cuore ce ne mette e pure tanto! Senza fermarsi un attimo, corre sul palco, corre la sua voce.

Poi accenna l’Inno di Italia imbracciando il violino prima delle note di “Volare”, reinterpretata come un inno al cielo di Firenze.

Le canzoni dell’album “Io e te” sono l’annuncio di una nuova Gianna, sempre unica interprete, più dolce ma senza perdere il battito rock che l’ha sempre resa inimitabile.

Rimasti “fermi, immobili in un fermo immagine” nei grandi schermi alle sue spalle quando intona “Sei nell’anima”, e poi “Profumo”, fino ad “America”, seguendo il percorso che l’ha portata a questo successo meritato. Il sipario si chiude, l’orchestra, il piano, la batteria, le chitarre se ne vanno dopo che tutti insieme a lei urlano “Meravigliosa creatura” che riunisce in sé il suo passato da geniale cantautrice, il suo presente di madre speciale e il suo futuro fatto semplicemente di poesie che abbracciano la musica.

Cecilia Serni